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"gli eterni ribelli"

di Stefano Aluisini e Giacomo Bollini

pagine 450 - con oltre 100 fotografie e 3 cartine

ISBN 978-88-31425-05-6

I CONTRIBUTI RACCOLTI ANCHE CON QUESTO NOSTRO LIBRO, STAMPATO IN UN NUMERO LIMITATO DI COPIE CHE NON SONO STATE DISTRIBUITE ATTRAVERSO I CIRCUITI ORDINARI, SONO ANDATI E ANDRANNO A PROGETTI IN MEMORIA DI TUTTI I CADUTI NELLA GRANDE GUERRA, IN PARTICOLARE QUELLI SEGUITI DALLA ASSOCIAZIONE “EMILIA ROMAGNA AL FRONTE” DI BOLOGNA TRAMITE LA SUA NEONATA RIVISTA DI RICERCA STORICA “QUADERNI” ALLA QUALE, FIN DALLA SUA PRIMA EDIZIONE, SIAMO STATI LIETI DI CONTRIBUIRE. CIO’ E’ STATO FATTO SIA CON 5 NOSTRI ARTICOLI MA ANCHE FORNENDO LE FOTOGRAFIE PER LE COPERTINE DEI PRIMI 4 NUMERI, USCITI NEL PERIODO DELLA PANDEMIA “COVID” ALLO SCOPO DI MANTENERE VIVO SIA L’INTERESSE VERSO QUESTI TEMI CHE LO SPIRITO ASSOCIATIVO.

L’edizione limitata del libro realizzata con la copertina rossa dedicata alla famiglia Garibaldi.

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La vera storia di Umberto Cristini, un giovane bresciano distintosi tra "Commandos" nella seconda guerra anglo-boera del 1899-1902, prima agli ordini del leggendario comandante Christiaan de Wet e poi nel "Corpo Italiano" di Camillo Ricchiardi. Dopo la ricerca del misterioso "tesoro di Kruger" nel grandissimo Veld sudafricano, avventuriero, idealista e cospiratore al medesimo tempo, Cristini legò il proprio nome a pagine tanto intrepide quanto oscure nel tumultuoso avvio del "secolo breve". Vero e proprio fantasma nelle rivoluzioni venezuelana, portoghese e messicana, la sua stessa fama sovente lo precedeva: scendendo da una tradotta o da un convoglio c'era sempre qualche volontario che lo riconosceva come vecchio commilitone. Esperto in guerriglia nei campi di battaglia di mezzo mondo, valente sportivo in tempo di pace, fu preparatore sia nell'atletica leggera che nella boxe, in particolare per Georges Carpentier, futuro campione europeo dei pesi massimi. Atleta egli stesso, Cristini fu pioniere del Ju-Jitsu che introdusse in Italia sfidando i grandi maestri giapponesi. Brillante e dotato di un'irresistibile simpatia, con il suo dialetto franco-anglo-bresciano, fu grande e sincero amico di Peppino Garibaldi seguendolo sino alla Grande Guerra, quando lo raggiunse nelle Argonne come Sottotenente del 4e Régiment de Marche nella Legione Straniera. Laureato e poliglotta, rinuncerà al grado di medico per comandare una sezione di mitragliatrici: morirà così nei sanguinosi combattimenti sostenuti dai Garibaldini ove caddero, sotto il fuoco tedesco, anche gli stessi Bruno e Costante Garibaldi. Il suo straziante testamento sarà rinvenuto sulla sua camicia rossa macchiata di sangue e trafitta dai proiettili. Umberto Cristini riposa a Bligny, sepolto sotto una semplice croce di pietra, tra cinquemila Caduti italiani morti per la Francia.

Nel panorama del volontarismo garibaldino dell’ ‘800 sono presenti figure incredibili di combattenti libertari, degni di vere e proprie storie da romanzo. La tradizione garibaldina, sopravvissuta alla morte dell’Eroe dei Due Mondi, non cessò di annoverare fra le camicie rosse personaggi come questi, anche se della cosiddetta “seconda generazione” del garibaldinismo. Fra le storie di questi volontari una delle più singolari è quella di Umberto Cristini (1878-1915), l’eterno ribelle, come amava firmarsi lui stesso che, ancora molto giovane, intraprese un percorso da vero e proprio “foreign fighter” che lo portò a combattere di certo fra le fila dei Boeri in Sudafrica, probabilmente fra i rivoluzionari messicani in rivolta contro una decennale dittatura, sicuramente a cospirare contro il re del Portogallo e forse a partecipare alla guerriglia antigovernativa in Venezuela, sempre in nome dell’ideale libertario e repubblicano. Ma Umberto Cristini fu senz’altro anche un pioniere dello sport, in particolare del Jujitsu e della boxe, oltre che allenatore nel ciclismo e nell’atletica leggera. Una vita incredibile che si concluse con la morte in battaglia nella foresta dell’Argonne, nei primi mesi della Grande Guerra, a fianco dei nipoti di Garibaldi. Questa storia, narrata per la prima volta attraverso materiali spesso inediti e mai tradotti in lingua italiana, racconta uno spaccato di vita ribelle e sovversiva sconosciuta e che, spesso, va ben oltre la vita di Umberto Cristini, dando nomi e volti a combattenti libertari italiani in guerre sperdute per il globo che a lungo sono state relegate ai limiti della narrazione storica.

L’ultima presentazione del libro “Gli eterni ribelli”, l’unica prevista per la provincia di Brescia, si è tenuta sabato 23 marzo 2024 alle ore 16,30 presso la Sala Consiliare del Comune di Prevalle nella prestigiosa cornice di Palazzo Morani-Cantoni.

Questa sceltà è motivata dal desiderio di volere gratificare due colleghi dell’Unione Ufficiali in Congedo d’Italia (UNUCI), Sezione di Brescia, entrambi esponenti delle Associazioni Combattentistiche d’Arma di Prevalle, particolarmente distintisi per impegno e determinazione nel corso dell’ultimo anno volti per la ripresa delle attività storico-culturali della Sezione, oltre che per ringraziare il Comune di Prevalle dell’ospitalità concessaci nel 2021 in occasione delle celebrazioni per il Centenario del Milite Ignoto.

La presentazione ufficiale del libro “Gli eterni ribelli” si è tenuta il 4 marzo 2023 presso il Museo Civico del Risorgimento di Bologna, già casa di Giosué Carducci, con un evento particolarmente importante al quale abbiamo dedicato una pagina specifica sul nostro sito.

La prima presentazione del libro si è tenuta invece presso l’Associazione Culturale “Pico Cavalieri” di Ferrara mercoledì 17 novembre 2021, ancora pendenti le limitazioni indotte dalla pandemia “Covid 19”, a cura del Dott. Giacomo Bollini.

Oltre due anni di lavoro e alla fine vedere finalmente il frutto di tante nostre ricerche, praticamente svolte in tre continenti, con documenti in inglese, francese, olandese, afrikaans, spagnolo e portoghese. Un libro avvincente di oltre 400 pagine con più di 100 fotografie e diverse immagini a colori. Una storia appassionante che vi porterà ai quattro angoli del mondo seguendo le gesta di un giovane uomo fuggito da un destino crudele e che trovò sui campi di battaglia il senso della sua vita e della sua passione per la libertà e l’ideale repubblicano.