KAMNO (SLOVENIA): RESTAURO DEL MONUMENTO AI CADUTI DELLA BRIGATA "EMILIA" NELL'EX CIMITERO MILITARE ITALIANO "MAURIZIO DE VITO PISCICELLI"

Domenica 30 settembre si è tenuta a Kamno (Slovenia) l’inaugurazione ufficiale dei lavori di restauro del monumento ai Caduti nell’ex cimitero militare italiano, alla presenza delle Autorità Slovene, del Sindaco di Tolmino Uros Brezan, del rappresentante della Comunità di Kamno, Matei Skocir, dei rappresentanti di UNUCI con la Sez. di Udine e del Museo Civico del Risorgimento di Bologna, dei rappresentanti dei Gruppi Alpini e dei Fanti di Bologna, delle unità di rievocatori in uniforme italiana e austroungarica Soska Fronta e Boroevic, dell'Ass.ne Allievi della Scuola Militare Nunziatella, dell'Ass.ne Pico Cavalieri di Ferrara, dell'Ass.ne Pot Miru, del Rotary di Bologna distretto 2072 oltre alla presenza di numerose famiglie inclusi i discendenti del valoroso Ten. Col. Maurizio Piscicelli, due volte Medaglia d’Argento e Medaglia d’Oro al Valor Militare, che cadde in in combattimento a Kamno nei tragici giorni di Caporetto. E’ stato il definitivo coronamento di un progetto sostenuto da UNUCI Brescia a cura del Comitato Memorie di Pietra della Grande Guerra e dell’Associazione Emilia Romagna al Fronte con il Dott. Giacomo Bollini.

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Il 15 settembre 2018 si era già tenuto al Museo del Risorgimento di Bologna un primo incontro per celebrare la fine dei lavori di restauro con un incontro durante il quale hanno preso la parola la responsabile del Museo Dott.ssa Mirtide Gavelli, il coordinatore dei lavori Dott. Giacomo Bollini e di seguito il past-governatore del Rotary di Bologna, il rappresentante dell’Ass.ne Allievi della Scuola Militare Nunziatella, il Ten. Dott. Stefano Aluisini in rappresentanza di UNUCI Brescia con il coautore Ten. Dott. Ezio Avaldi oltre al Dott. Donato Bragatto della Ass. Pico Cavalieri di Ferrara, tutti partners del progetto al quale hanno contribuito nel tempo anche 1.200 donatori privati. Erano presenti numerosi soci della Ass.ne Emilia Romagna al Fronte. La parte organizzativa, il relativo servizio fotografico e la proposta dei nostri libri nello stand interno al Museo a supporto del nostro “progetto Kamno” sono stati seguiti dalla Dott.ssa Giulia Zambonelli.

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Nell’incontro al Museo del Risorgimento di a Bologna il team di restauratrici aveva evidenziato sul grande schermo tutti i vari aspetti tecnici del lavoro svolto sulla stele di Kamno e giunto alla sua conclusione. In sala il Dott. Maurizio Piscicelli, omonimo e discendente dell’ufficiale M.O.V.M. caduto proprio a Kamno il 24 ottobre 1917 ed alla cui memoria fu così intitolato il cimitero stesso. Una bellissima cerimonia conclusa da un grande applauso. Possiamo ora in conclusione soltanto dire che mai iniziativa avrebbe potuto rendere maggior onore ai nostri Caduti nella Grande Guerra e che il nostro sostegno all’Ass.ne Emilia Romagna al Fronte proseguirà con altri progetti, anche oltre il Centenario della Grande Guerra.

Sotto il monumento ai Caduti della Brigata "Emilia"  (119° e 120° Fanteria), realizzato durante la Grande Guerra nell'ex cimitero militare M.O.V.M. "Ten. Col. Maurizio De Vito Piscicelli" (*) a Kamno, vennero via via raccolte le salme di centinaia di soldati italiani. Ormai dimenticato da un secolo, lo splendido monumento che fu gravemente danneggiato dal tempo e dal terremoto del 1976, ha visto i primi restauri sostenuti con i fondi raccolti tramite la pubblicazione a cura di Giacomo Bollini “L’ora K”diario di guerra di Arnaldo Calori, presentata a nostra cura anche a Brescia. Sull’esempio di Giacomo Bollini e di quel giovane bolognese che combatté tra le fila della Brigata “Lombardia”, abbiamo quindi voluto dare, insieme a quello di tanti altri volenterosi, anche il nostro contributo al progetto, sia personalmente che con il supporto dell'Unione Nazionale Ufficiali in Congedo di Brescia.

Ciò è avvenuto grazie a due pubblicazioni dal titolo: "Dall'Isonzo al Grappa: i Caduti Bresciani nella Brigata Emilia 119° e 120° Reggimento Fanteria" (di Stefano Aluisini, Ezio Avaldi e Ruggero Dal Molin - Arti Edizioni, Brescia 2017) e "Il Milite Ignoto, storie e destini di eroi sconosciuti" (di S. Aluisini, E. Avaldi, M. Cristini e R. Dal Molin, Epta Editions, Brescia 2018). A sostegno del Comitato Memorie di Pietra e della Ass.ne Emilia Romagna al Fronte sono ora in corso di realizzazione i nostri libri fotografici "Gli occhi della Grande Guerra" (libro-catalogo dell'omonima mostra, uscita ottobre 2018) e "Parole in guerra" (uscita aprile 2019 con A.S.C. Fronte Sud Altopiano Sette Comuni di Cesuna - VI). 

Di seguito alcune immagini del team di restauratrici professioniste composto da ALICE MUSARO', LAURA LENZI ed ELISA MELCHIORRI al lavoro sulla stele di Kamno seguendo le indicazioni ricevute dalla Sovrintentenza Slovena che ha seguito tutte le fasi dei lavori, sovente ostacolate dal maltempo con il necessario riposizionamento della struttura protettiva del piccolo cantiere in diverse occasioni.

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I nostri libri sono stati presentati in diverse occasioni raccogliendo vari contributi dal pubblico il quale, unendo le proprie alle donazioni già raccolte dal Comitato, ha ridato volto a un monumento ai piedi del quale vennero sepolti tanti nostri Caduti. Un'opera meritoria dello storico bolognese Giacomo Bollini alla quale ci siamo uniti con entusiasmo.  

Foto d'epoca del monumento ai Caduti della Brigata "Emilia" nel cimitero perduto di Kamno (Slovenia): gentile concessione Dott. Giacomo Bollini - Associazione Emilia Romagna al Fronte

Foto d'epoca del monumento ai Caduti della Brigata "Emilia" nel cimitero perduto di Kamno (Slovenia): gentile concessione Dott. Giacomo Bollini - Associazione Emilia Romagna al Fronte

(*) Discendente di un'antica famiglia patrizia napoletana, già pluridecorato, Comandante del II Battaglione 147° Fanteria della Brigata "Caltanissetta", durante le drammatiche fasi della ritirata dalla vicina Caporetto, “Con alto spirito militare, per maggiormente giovare alla causa della Patria, volle assumere il comando di un battaglione di fanteria, cui dette ognora il più fulgido esempio di abnegazione e di devozione al dovere. Nelle tragiche ore di una disperata resistenza, unendo alla sagacia del comandante la virtù dell’eroe, sostenne alla testa del proprio reparto il violento cozzo di preponderanti forze nemiche; circondato ed invitato alla resa, rispose intensificando il fuoco delle mitragliatrici rimastegli, deciso all’estremo olocausto. Colpito a morte, cadde abbracciato ad un’arma, ed il suo ultimo grido di "Viva l’Italia!" lanciato ai sopraggiungenti avversari, mostrò ad essi come sanno morire, pur nell’avversa fortuna, i figli d’Italia - Kamno Alto, 24 ottobre 1917”.

Fotografie concesse dal Comitato Memorie di Pietra della Grande Guerra di Bologna