MONTE CIMONE, LA VETTA DEI FINANZIERI
La grande montagna che domina a picco Arsiero e la Val d’Astico. La “Strafexpedition” del maggio 1916, la caduta di Forte Ratti e la tragica ritirata nel fondovalle del V Battaglione della Regia Guardia di Finanza. I disperati tentativi di riconquista del mese di luglio che portarono alla perdita delle due pattuglie di Finanzieri volontari che per altrettante volte tentarono una drammatica scalata e persero quasi tutti la vita. Pochi giorni dopo, identificato un diverso percorso più adatto all’ascesa, Alpini e Fanti conquistano la vetta dopo un assalto di trenta ore trincerandosi sulla cima a pochi passi dagli austriaci. Ma a settembre la vetta viene fatta saltare in aria dai genieri del Ten. Mlaker: il presidio italiano è annientato dall’esplosione, il cratere della cima riconquistato e tenuto dagli uomini dell’I.R. 59° Rainer Salisburgo fino alla fine della guerra (la storia di quelle drammatiche settimane negli articoli e le lettere di Stefano Aluisini su “Fiamme Gialle”, “Il Finanziere”, “Magazine Gazzetta della Spezia.it”)
La prima parte della sezione fotografica che segue è stata scattata nel 2022 dopo lavori di ripristino e restauro effettuati in occasione del centenario degli eventi della mina (2016) e di quello del “Milite Ignoto”.